La Compagnia della Jella


Dinebra non sarà sola nell' impresa funebre più divertente che si possa immaginare: altri 4 becchini  saranno tra i principali personaggi, seguiti occasionalmente dalle eventuali comparse.
Io intanto, ve li illustro con una breve presentazione. Questa è



Dedico i primi schizzi e una breve sintesi sul personaggio a Dinebra, di cui ho già abbondantemente parlato nel "Blog" e nella pagina "Project: Dinebra la Becchina". 

Cliccate sulle immagini per poterle visualizzare meglio!
*Attenzione! E' vietata la pubblicazione e l'uso del mio materiale scritto ed illustrato senza prima il mio consenso. Grazie*

  Dinebra
Protagonista è Dinebra Isabelle Grenth Morton, meglio nota "Dinebra Grenth", facente parte di una compagnia di becchini. Grande e tanta quanto ignorante ed infantile, soffre di demenza ed è simpaticamente pericolosa. Contradditoria, è la darkettona che infrange il classico clichè del depresso: Dinebra è una gioia vivente, un insulto alla morte, lo spaventapasseri in un macabro circo, una parodia dell'esagerazione e della cattiveria fantastica. Amante dei carciofi con le spine, ha un senso (il)logico tutto suo. Distorce ed interpreta la realtà a suo piacimento, scadendo spesso nel grottesco ma con teatralità. Innamorata in maniera altrettanto folle per il Capo Necroforo, porta a lui doni oscuri per dimostrargli attenzioni e fedeltà, come spinosi e teneri ricci di castagne.
 
Per Dinebra ho realizzato gli sketch e le illustrazioni di entrambe le mise che solitamente predilige. La prima versione è quella più guerresca, mentre la seconda è, a suo insindacabile giudizio, la mise formale. E' alta quasi 2 metri.

 
Il Capo Necroforo 
Capo della compagnia dei becchini, è un demone privo di emozioni, distaccato e apparentemente disinteressato. E' colui che coordina i sottoposti, spesso limitandosi ad osservare senza dare modo alcuno, agli altri, di intuire i suoi pensieri. Ha occhi completamente neri in cui nulla si legge di sè, e che riflettono il mondo che contempla silenzioso. Immobile ed espressivo quanto una lapide, nei cimiteri egli viene scambiato per una lugubre statua da cui stare alla larga. Unico interesse mostrato: cadaveri su cadaveri e la lenta marcia funebre, la sua passeggiata quotidiana. Il Capo Necroforo chiama i vivi "verticali" e i morti "orizzontali". Rinnega qualsiasi contatto fisico con materia viva, poichè a sua detta gli porta jella, motivo per cui mantiene maggiore staticità nella postura con le ali sempre chiuse, restando distante dagli altri. Tanto oscuro e malvagio quanto composto, educato e rispettoso: persino nel suo ironizzare jella non cambia espressione di una crepa. In questo modo riesce a conquistarsi la simpatia e la fiducia della verticalità, si da indurla tra le braccia della nera signora. Tormentato da Dinebra, ella si rivela come il suo unico punto debole, la sua croce. 

Per il Capo Necroforo niente fronzoli. E' una figura tutta nera che indossa la veste del mestiere, abbottonata con una fila di ossicini e aperta sulle scapole in modo da far passare le ali telate. E' alto 2 metri.
Jubileus
 Questa spaventosa creatura, fa parte del gruppo di becchini per suoi scopi più o meno avvolti nelle ombre. Brutale, bestiale, nerboruta, per questa demone immensa non esiste la veste della sua taglia, e le escono gli artigli dalle ballerine. Con lei nel gruppo non si fallisce mai: un cliente orizzontale lo sa sempre portare! Jubileus, anche detta "Giuditta", tenta subdole manipolazioni tramite messaggi nascosti (subliminali appunto) che inserisce nei Certificati di Morte dei defunti, atti ad insinuare e favoreggiare il male assoluto in chiunque legga. Questo atteggiamento si mostra persino nei confronti dei suoi stessi compagni, in special modo di Dinebra che per Jubileus rappresenta una vera sfida: la mente distorta e ingenua della nostra protagonista, sembra infatti assolutamente immune anche ai raggiri più diabolici, causando così violente crisi nevrotiche alla demone. La pala, tra le sue mani, diviene più simile ad uno strumento di tortura, a sua volta torturato. A differenza del Capo Necroforo, suo parirazza, Jubileus è caratterizzata da corna, coda e delle ali spesse e più grandi. La folta chioma di dreadlocks, corde che si prestano perfette come cappio al collo, sono decorate da anelli dorati con piume, che suggeriscono origini e usanze primordiali. 

 
L'imponente demone è "brutta come la morte": nulla di lei risulta attraente, nemmeno il grosso petto circondato dalla montagna di muscoli! E' alta ben 2 metri e 50.
 Esperidia
E' una mezzelfa e fa parte del gruppo dei becchini, perchè doveva pur trovarselo un lavoro per pagarsi da bere. Il problema è che i suoi rutti risvegliano i morti, e questo non è che vada molto a genio al Capo Necroforo. Tuttavia, il mondo degli "obliqui" (non-morti), può essere un interessante diversivo a discapito della verticalità.
Best friend di Dinebra (ma soprattutto della bottiglia) e adoratrice della coda di Jubileus, Esperidia è in una qualche relazione con Zufh, messa in discussione dal Capo Necroforo solo per il fatto che non gli va a genio nemmeno che il cimitero o la camera mortuaria, vengano usati come luoghi di pomiciate. Per tale motivo Esperidia ha uno spiccato senso nell'infierire! Il suo essere seguita da un pipistrello che le svolazza intorno negli orari serali, desta notevole curiosità in chi la osserva: che i suoi rutti siano capaci di trasmettere, oltre i richiami sepolcrali, persino ultrasuoni attira-vampiri?

Per l'abito di Esperidia, inizialmente avevo in mente di fare uno scollo "pipistrelloso". Nel disegno finale tuttavia ho ammortizzato l'idea, poichè mi ricordava troppo Batman. Nel look doveva sembrare oscura si, ma appena uscita da una taverna! E' alta 175 cm.
 
 Zufh
Zufh è uno scavafosse dall’aria bonacciona, che oltre darsi da fare con la pala, si occupa del resto delle mansioni in camera mortuaria: sporca, mette in disordine, disfa i letti, sparge la polvere (quella dei morti), brucia pranzo e cena cucinando pietanze a base di farina d’ossa e pezzi cadaverici...  Il tutto per rendere più decadente il soggiorno al team dei becchini, si da mantenere perfetta simbiosi con Jella. Anche per questo, è soprannominato “Mastro Lercio”, gemello oscuro di Mastro Lindo e Oste di malasorte. Sempre sorridente, ha il cranio lucido e calvo. La domanda che tutti si pongono tuttavia, è se il suo grembiule sia sporco di sangue o di vino rosso, ma la risposta è sempre la stessa: il suo sorriso bonario! E’ il compagno di bevute di Esperidia, con cui ha una relazione, ma senza impegno. Sulla spalla è immancabile un fedele straccio sporco, mentre alla cintura il sacchetto per la mancia, poichè ama le cose che luccicano, proprio come la pelata di cui è tanto orgoglioso. A proposito, pare avere un effetto ipnotico su Dinebra: ella la definisce “la mia sfera magica, la lanterna che illuminerà le vie oscure del sottosuolo”.
 
Per Zufh infine, ho cambiato la posizione della pala: era troppo dinebresco portarsela a mò di spadone a due mani. Piuttosto, ho aggiunto il fedele straccio sporco, compagno inseparabile per lucidarsi la pelata e compiere il suo mestiere tuttofare. Ah, il grembiule: ho scritto sangue ma resta un ignoto. E' alto 180 cm.

 
Insomma, una manica di folli e di watussi, del resto il mestiere richiede una certa prestazione, vi pare? Sono certa che a questo punto, avrete già il vostro becchino preferito!